Radiologia tradizionale (Raggi X)
Nonostante le numerose metodiche innovative introdotte nello studio dell'apparato muscolo-scheletrico, la radiologia tradizionale resta la metodica di primo approccio alle patologie dello scheletro osseo, ivi comprese le articolazioni.
In mani esperte una radiografia eseguita in maniera corretta può dare numerosissime informazioni che, a un radiologo con esperienza trentennale nella patologia ortopedica come la dr.ssa Ciccarelli, possono bastare per porre una diagnosi senza dover ricorrere ad indagini sofisticate, costose e a volte superflue.
In altri casi la radiologia tradizionale può servire per proporre un'ipotesi diagnostica e indirizzare quindi verso la metodica di approfondimento più indicata nel caso specifico, senza essere costretti ad eseguire una serie di indagini inutili.
E' necessario, però, conoscere le numerose possibilità di esecuzione di un esame radiologico tradizionale, ognuna specifica per la patologia in oggetto; il radiologo ortopedico deve quindi visitare il paziente essendo in grado di riconoscere i sintomi e conoscendo l'anatomia e la fisiologia dell'apparato scheletrico. E' indispensabile altresì raccogliere accuratamente i dati anamnestici e analizzare eventuali esami clinici e di imaging già eseguiti, per avanzare una ipotesi diagnostica ed evitare inutili ripetizioni.
Il radiologo non è un fotografo, ma un medico chirurgo che ha la conoscenza delle immagini, ma deve essere in grado di metterle in rapporto all'anatomia, alla fisiologia e alla patologia.
La "semplice" radiografia viene quindi eseguita nella maniera più consona alla patologia ricercata, con proiezioni apposite aggiuntive, in ortostatismo o in clinostatismo, in teledistanza, in studio funzionale o dinamico.