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Agoaspirati e ago-biopsie

 

Entrambi questi esami sono eseguiti mediante guida ecografica, tranne nei casi di calcificazioni o distorsioni visibili soltanto con la mammografia.

Sono esami modicamente invasivi, che richiedono pertanto il consenso informato della paziente e consistono nel prelievo di materiale a livello di una lesione sospetta, visibile ecograficamente.

 

La differenza tra agoaspirato ed agobiopsia risiede nella quantità di materiale prelevato. Il primo si esegue con ago sottile (21/18 G), non richiede anestesia in quanto poco doloroso se eseguito correttamente da mano esperta, e determina il prelievo di una ridotta quantità di materiale, utile al solo esame citologico; viene riservato prevalentemente alle lesioni liquide o di dimensioni assai ridotte.

L'ago-biopsia (o core-biopsy o tru-cut) consiste invece in un prelievo di frustoli di tessuto (da 2 a 3) eseguito previa anestesia locale, con aghi di maggiori dimensioni (16/14 G), sempre sotto guida ecografica. Permette un'analisi micro-istologica delle lesioni, con eventuali approfondimenti specifici per una maggiore caratterizzazione della lesione.

 

Approfondendo, la guida ecografica permette contemporaneamente di "tracciare" le lesioni in previsione di un'asportazione chirurgica, consentendo di eseguire un tatuaggio, che dalla cute segna una traccia fino alla lesione stessa, usata poi dal chirurgo per intervenire in maniera più precisa e meno invasiva possibile.

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